martedì 31 dicembre 2013

Il corso delle cose ovvero un 2013 irripetibile ovvero godo come un pazzo perché ho lavorato ZERO ore


Salve a tutti!
Un mio amico, letterato al punto giusto, ha scritto:
La persona-azienda che tira le somme e stila il bilancio di fine anno. Poi continuerà la stessa stagnante vita in linea col principio di continuità, ma non diteglielo.
L'ho trovato veramente magnifico e pertanto non starò qui a scrivere un post fatto di bilanci, ricordi e sensazioni del 2013 né scriverò propositi per il nuovo anno che comincia domani.
Chissenefrega.
Quest'anno la salute è andata così così, con i denti, l'operazione ad agosto ecc. E ancora devo uscirne.
L'amore è andato benissimo, appunto perché non ce l'ho. In questo fantastico 2013 non mi sono innamorato di nessuna e non ho scopato mai. Sarà difficile da ripetere, purtroppo.
Il denaro è scarso come sempre, ma è scarso dal 1979 non è una novità.
Il lavoro pure è andato alla grande, ma anche in questo caso non credo che riuscirò a ripetermi. Lavorare zero ore quest'anno mi è riuscito, ma l'anno prossimo dovrei essere un semidio per resistere ancora e far di nuovo l'impresa.
Giustamente, mi si potrebbe chiedere: ma non lavori, non fai soldi, non t'innamori, non scopi, si può sapre che cazzo fai?
Leggo. Leggo, amici cari.
La mia vita è una follia gestita da un anormale che comprende solo le letture come atto che mi avvicina a voi comuni mortali. Certo, quello che leggo e come lo leggo, mi allontana di nuovo da voi, ma non sottilizziamo.
Sono qui solo per farvi gli auguri per un grande 2014.
Anzi, son qui per gli auguri e per regalarvi questo pezzetto tratto da L'altalena del respiro di Herta Muller.
Ciao ciao.
Il corso delle cose

La nuda verità è che l’avvocato Paul Gast rubava la zuppa dal piatto alla moglie Heidrun Gast fin quando lei non si alzò più in piedi e morì perché non poteva far altro, così come lui le rubava la zuppa perché la sua fame non poteva far altro, così come portò il cappotto di lei con il colletto alla paggio e i risvolti consunti in pelo di coniglio e non poteva farci nulla se lei era morta, così come lei non poteva farci nulla se non si era alzata più in piedi, così come poi la nostra cantante Loni Mich portò il cappotto e non poteva farci nulla se con la morte della moglie dell’avvocato si era liberato un cappotto, così come l’avvocato non poteva farci nulla se con la morte della moglie anche lui si era liberato, così come non poteva farci nulla se la volle sostituire con la Loni Mich, e così anche la Loni Mich non poteva farci nulla se voleva un uomo dietro la coperta oppure un cappotto, o se l’uno non si poteva separare dall’altro, così come anche l’inverno non poteva farci nulla se era glaciale e il cappotto non poteva farci nulla se scaldava bene, così anche i giorni non potevano farci nulla se erano una catena di cause ed effetti, come anche le cause e gli effetti non potevano farci nulla se erano la nuda verità, anche se tutto ruotava attorno a un cappotto.
Questo era il corso delle cose: poiché ciascuno non poteva farci nulla, nessuno poté far nulla.

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