venerdì 20 dicembre 2013

Il 2014 sarà un anno manzoniano


Manzoni, Manzoni…
Manzoni non l’ho bocciato, l’ho solo rimandato.
Io credo di avere uno sviluppato e particolare senso letterario. Cioè credo di possedere l’arte di allontanare ed avvicinare gli autori al momento giusto. Una specie di sesto senso.
Manzoni l’ho tenuto lontano perché pensavo che dovessi leggerlo al tempo giusto, quando avessi raggiunto una certa maturità letteraria, una certa “pazienza” e volontà.
Per esempio di Foscolo ho letto subito Le lettere di Jacopo Ortis, una lettura classica per la gioventù, mentre I sepolcri li ho rimandati. Anche la lettura di Alla ricerca del tempo perduto di Proust l’ho rimandata. Come se aspettassi le condizioni adatte.
Pian piano sta prendendo corpo dentro di me la voglia di leggere Manzoni. Una voglia che cresce sempre di più e che diventa sempre più forte.
Il 2014 sarà di sicuro un “anno manzoniano”.
Per ora segnalo questo aforisma di Ceronetti tratto da Pensieri del tè.
“Puoi odiare, e perderti” (Manzoni). Questo non è né biblico né cristiano, è più profondo, è profondo manzonismo, e nella pausa segnata dalla virgola dopo odiare Manzoni è più che mai il Manzoni delle profondità. Ma l’odio come assoluta via di perdizione è forse altrettanto poco vero che dire assoluta via di salvezza l’amore. Più vero è che l’uomo, qualunque cosa faccia, è sempre perduto, se non perdente.

2 commenti:

  1. Una buona riflessione, che tu possa goderti Manzoni per quel che ha da darti
    =)

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    1. bè, di sicuro inizierò dall'Adelchi (così da poter apprezzare anche la versione di Carmelo Bene)...poi vediamo...

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