lunedì 20 maggio 2013

Addio a Carlo Monni


Proprio una tristezza viscerale quando viene a mancare un attore come Monni.
Perché sai che uno come lui è unico e insostituibile. Non è una perdita che si possa arginare in qualche modo. La sola consolazione sono i film e le scene con lui protagonista da vedere e rivedere ancora.
E così ho fatto oggi, questo è stato il mio modo non di omaggiarlo, ma di reagire alla notizia della sua morte. Grazie Carlo, maremma bucaiola, ché tu m'hai fatto sganasciare...e, lo so bene che hai fatto tantissimo altro, ma il ruolo di Vitellozzo nel film Non ci resta che piangere è un ruolo che è entrato nella leggenda; almeno dalle mie parti. Siamo stati tutto il pomeriggio a rifare a voce i dialoghi di Vitellozzo con la madre e con Benigni e Troisi..."Se finirò, finirò come il babbo" è storia...
Sono triste.


Senti biondino, io ora vo a casa. Mi lavo e me lo sciacquo bene. Uscirò gaudioso per l’atto materiale che vado a sperimentare. Non pretendo vero, per quattro mila lire, un fisso connubio con quest’ultima; la quale non voglio rinvivere in te persona il ricordo del tuo babbo morto schiantato.
Ma rinvivere in lei femmina, per una notte, il brivido blu d’una trombata di trent’anni fa!

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