giovedì 7 marzo 2013

Bollettino per chi NON ha la memoria corta ovvero il PD e la truffa della legge anticorruzione



E mentre tv e giornali continuano lo sfrenato e becero sputtanamento bipartisan nei confronti di Grillo e del Movimento 5 Stelle, e mentre i piddini continuano a sparare cazzate di infimo livello davanti a obiezioni e questioni politiche serie, io posto un breve stralcio di un articolo di Marco Travaglio.
Perché qui, signori, nessuno è fesso. Io non mi faccio fregare dai giornali e dalle tv di regime.
Io non seguò né Mèrdaset, né Rai, né le odierne Pravda (Libero, il Giornale, l'Unità o la Repubblica).
A proposito dei giornali, qui l'unica cosa certa è che si fottono decine di milioni di euro. Si fottono decine di milioni di euro di soldi pubblici.
Buona lettura e usate sempre il vostro cervello.
Un paio di mesi fa, mentre la stampa progressista era impegnatissima nella campagna elettorale per il Pd e i suoi mirabolanti gridi di battaglia contro la corruzione, il Fatto pubblicò in beata solitudine la notizia che l’anticorruzione Severino, appena approvata da Pd, Pdl e Centro, avrebbe salvato le coop rosse imputate nel processo Penati. Infatti derubricava la concussione per induzione in un reato minore, con pene più miti e prescrizione più breve: quel che tanto che bastava a farla scattare prim’ancora della sentenza di primo grado. Per avere osato scriverlo fummo severamente redarguiti dalle zarine pidine Finocciaro e Ferranti, madrine dell’emendamento pro-concussori.
L’altroieri, puntualmente, è arrivata la sentenza del gip di Monza che, grazie alle nuove norme volute dal Pd, dichiara prescritte le tangenti alle coop rosse finite, secondo l’accusa, anche ai Ds per il “recupero” delle ex aree Falck e Marelli. Lo stesso accadrà presto per il grosso delle accuse a Penati. Ieri l’Unità, comprensibilmente, non riservava alla faccenda nemmeno un rigo, mentre giustamente Repubblica le dedicava una cronaca e un commento critico contro il “colpo di spugna”. Mancava soltanto un dettaglio: il voto dato al colpo di spugna dal Pd di Bersani. Lo stesso Bersani di cui Penati fu a lungo il capo della segreteria. Lo stesso Bersani che ora chiede a Grillo di appoggiare un suo governo per “fare la legge anticorruzione” e altre mirabilie.
Che cos’è, uno scherzo?

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