venerdì 11 maggio 2012

Programma politico Movimento 5 Stelle 1. Stato e cittadini


Visto che molti parlano a schiovere, cioè parlano senza sapere le cose, facendo confusione o appoggiandosi al vociare e ai titoli di telegiornali e quotidiani, ho deciso di dedicare alcuni post al programma politico del Movimento 5 Stelle.
Per ora non sono un iscritto, ma è l’unico movimento politico che seguo perché sinceramente PDL e Lega mi fanno cacare, il PD è veramente ributtante e altre forze politiche sono vuote o squallide (tipo l’UDC).
I poveracci si limitano ad insultare Beppe Grillo, un cittadino decente sa che Grillo e il Movimento 5 Stelle son due cose diverse pur provenendo dalla stessa "famiglia" e, soprattutto, invece di sparare cazzate senza fondamento legge il programma.
La prima parte del programma politico del Movimento 5 Stelle riguarda lo Stato e i cittadini.
L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere il candidato, ma solo il simbolo del partito.
La Costituzione non è applicata.
I partiti si sono sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.

• Abolizione delle province
• Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti
• Abolizione del Lodo Alfano (obiettivo raggiunto)
• Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
• Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica
• Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo
• Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
• Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
• Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
• Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
• Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato
• Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action
• Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum
• Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare
• Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria
• Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini.

Ovviamente, leggerlo non basta. Bisogna soffermarsi su ogni singola questione. Analizzare, confrontare, ricercare quello che non conosciamo o ci lascia in dubbio.
L’abolizione delle province e l’accorpamento dei Comuni sotto i 5 mila abitanti è un modo per ridurre i costi della politica sono esorbitanti e immorali. È pure un modo per far girare intorno alla politica gentaglia e ladri. Girando meno soldi avremo una riduzione dei figli di puttana intorno alle istituzioni. È matematico. E sarebbe anche un modo per frenare il clientelismo che i politicanti adoperano per raccattare voti.
Il Lodo Alfano e la non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati (soprattutto per chi ha rubato soldi pubblici) non ci sarebbe neanche bisogno di metterle nel programma, perché dovrebbero essere cose normali. Ma l’Italia è a un livello talmente vergognoso che c’è bisogno di mettere anche queste cose.
L’insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico si rende necessario perché si è visto che costoro o non la conoscono o fanno finta di ignorarla.
La riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica è una proposta che mi trova d’accordo per favorire il ricambio visto che i nostri parlamentari vogliono fare i vescovi; stare tra i coglioni per cinquanta o sessant’anni; fino alla morte insomma.
L’eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione
dopo due anni e mezzo, il divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato, lo stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali e il divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato), sono tutte proposte anti casta. Tutti tentativi per migliorare la situazione penosa in cui versa la politica italiana. Ovviamente queste proposte tocca ai cittadini farle e lottare per esse perché la casta non ha nessun interesse ad attuare queste riforme. È una vera guerra politica. Noi contro loro.
La partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato, i referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum, l’obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare, le leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini sono proposte tese a far partecipare di più i cittadini, per renderli più consapevoli e informati della realtà politica, per evitare di cadere nel sonno letale di “limitarsi a delegare”.
L’approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria è un’altra proposta condivisibile mentre l’abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action è da approfondire anche per capire meglio cosa significa: class action.

2 commenti:

  1. D'accordo su tutto il programma che poi è fatti di buonsenso e di correttezza ed etica politica tranne che per i referendum: il quorum ci vuole sennò non sarebbe democratico ascoltare solo i pochi che vanno a votare, potrebbe essere una specie di "pilotamento" di questo strumento
    Ossequi di fine settimana e in bocca al lupo per la dieta! :-)

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    Risposte
    1. Lo sai che pure io mi sono soffermato sul quorum? Ho indato un po', letto qua e là...alla fine il referendum ha molti vincoli tra cui il più importante è la raccolta delle firme.
      Il quorum è uno strumento perverso, un'arma in mano ai no e agli ostruzionisti. (e ai menefreghisti)
      Votare è un diritto-dovere, se vai a votare bene altrimenti ti attacchi al tram.
      Mi sono convinto che abolirlo sia giusto.

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