venerdì 27 gennaio 2012

Come si fa a baciare [con un Appendice dedicata a Cosa NON sono le zizze]


Baciare è la cosa più bella del mondo. Il bacio è il dono più meraviglioso che madre natura ci abbia mai fatto. Starei delle ore a baciare. Baciare mi piace più del sesso, più dei rapporti orali, più delle carezze, degli abbracci, ecc. ecc. ecc.
Veniamo ora a qualche considerazione pratica e a qualche notazione tecnica.
La bocca ospita numerosi sensori e gioca un ruolo fondamentale in una vasta gamma di attività sessuali. “Assemblare” le rispettive bocche offre uno stimolo piacevole a un link diretto per ulteriori procedure.
Trattandosi della bocca, è facile indovinare che il primo problema che si deve affrontare è quello del fiato. Prima di baciare procuratevi una caramella o una mentina, oppure bevete una bibita dal sapore gradevole. Soprattutto se foste fumatori, dato che sicuro non vorrete dare la sensazione di “leccare un posacenere” (come disse Kim Basinger dopo aver baciato Mickey Rourke nel film 9 settimane e ½). Offritene una anche alla vostra donna: la aiuterete a scaldare la bocca e a eliminare con discrezione un alito non proprio freschissimo. Vi eviterà anche di metterla in imbarazzo di lì a poco – durante le attività di incontro ravvicinato – chiedendole di fare qualcosa per un fiato insopportabile.
Ed ora spieghiamo tecnicamente il bacio in 5 passi.
1) Protendete le labbra e appoggiate la bocca sulle aree sensibili del viso della donna muovendovi dalle guance alla fronte alle orecchie. Se non si ritrae e non protesta, potete passare allo step successivo delle labbra.
2) Appoggiate con dolcezza la bocca su quella della donna. Spingete in avanti la parte interna più umida e carnosa delle vostre labbra in modo da farla entrare in contatto con quella esterna – e poi quella interna – delle labbra della donna.
3) Restate bocca contro bocca e mantenete la posizione. Protendete le labbra per entrare in contatto con la parte più interna di quella della donna. Muovete leggermente la bocca e le labbra su e giù e da una parte all’altra. Alternate la pressione e i punti di contatto. Modificate la posizione della testa e del collo per trovare angolazioni nuove e sempre più piacevoli.
4) Inserite delicatamente la lingua nella bocca della donna. Ruotatela intorno all’”entrata” e alla lingua della donna. Muovetela piano sempre più in profondità nella sua bocca e sopra e intorno alla sua lingua.
5) Sperimentate posizioni diverse e vari movimenti di labbra e lingua fino a trovare quelli che soddisfano maggiormente entrambi. Ripeteteli in modo casuale, alternandoli.

Ah, ovviamente ogni tanto ricordatevi di prendere fiato. Nessuno può godersi un bacio se non riesce a respirare. Inoltre, non dimenticate di utilizzare la parte centrale della lingua, ricchissima di terminazioni nervose.

Appendice

La zizza non è la manopola di una radio. Evitate di esagerare “gingillandovi” con i capezzoli o di ruotarli con insistenza per “sintonizzarvi” su radio deejay: simili interventi possono risultare irritanti.
La zizza non è una cosa che si mangia. Una lieve suzione e un leggero mordicchiamento sono accettabili. I morsi e la masticazione compulsiva no.
La zizza non è una scialuppa di salvataggio. A meno che vi abbiano espressamente esortati a farlo, non afferratela con foga e non aggrappatevi a essa, nemmeno sull’onda della passione. In pratica trattate la zizza della donna con la delicatezza e il rispetto con cui vorreste veder trattati i vostri coglioni.
La zizza non è uguale per tutti. Questo vale soprattutto se state interagendo con una donna dotata di tette ipersensibili (condizione che potrebbe essere indotta dalla gravidanza, dal ciclo mestruale o altri fattori biologici). Guardate la donna negli occhi, osservate le sue reazioni e chiedetele apertamente che cosa preferisce. In questo modo capirete con certezza se le vostre stimolazioni mammarie si stanno rivelando eccitanti o semplicemente un fastidio.

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