sabato 17 dicembre 2011

Ginocchiere per la fellatio??


Ieri riflettevo sulla “variopinta anima” della merce.
La prima caratteristica della merce, cioè dell’oggetto commerciale, è quello di essere venduto e questo accade principalmente perché l’oggetto è utile a chi lo compra.
Ovviamente ci sono tante altre caratteristiche che l’oggetto possiede e che lo rendono acquistabile.
Per esempio un quadro viene acquistato perché lo si ritiene “bello” o perché ha un elevato valore economico (e quindi diventa un investimento). Oppure, per fare un altro esempio, i diamanti si acquistano non tanto perché sono luccicanti e quindi belli, ma perché hanno il potere di far aprire qualsiasi paia di gambe.
E se un oggetto non è né bello, né utile, né ha un alto valore economico quale potrebbe essere il motivo che spinge all’acquisto?
È il caso, di cui volevo parlare, delle ginocchiere erotiche messe in vendita dalla Diesel un po’ di tempo fa.
Il nome non lascia spazio a equivoci: le «Blowjob kneepads» si presentano come un comodo accessorio che consente di soddisfare il partner senza sbucciarsi le ginocchia.
A cosa possono mai servire delle ginocchiere nel rapporto orale?
A parte il fatto che il rapporto orale è spesso un atto repentino, dettato da una passione travolgente. Cioè che fai? Interrompi la partner dicendo Aspetta cara, ti prendo le ginocchiere? Di sicuro non servono quando sei fuori casa, tipo nel bagno di una discoteca, perché non è che uno si porta le ginocchiere appresso come se fossero dei fazzolettini.
A casa, oltre il letto, ci sono molti modi di ovviare all’inconveniente delle ginocchia nude sul pavimento…ma poi, parliamoci chiaro… è davvero un inconveniente che la donna stia con le ginocchia nude sul pavimento? Io direi proprio di no, anzi è un fattore che aumenta il già grande godimento del pompino.
Quindi da cosa deriva il successo delle ginocchiere che sono andate a ruba nonostante costassero 150 dollari? Non è la bellezza, nè il valore, né l’utilità.
È probabile che l'oggetto sia riuscito a toccare le corde della voglia di possedere qualcosa di sfizioso, di superfluo insita nell'uomo. L’oggetto è curioso, è particolare, è griffato. Magari la gente lo acquista, lo usa una volta per provarlo e poi finisce a prendere polvere da qualche parte.
Forse è indice di benessere spendere 150 dollari per una puttanata, forse bisognerà riparlarne di questa dépense economica da sempre presente nell’uomo di tutti i tempi e di tutte le culture.

2 commenti:

  1. Vabbè che sono d'accordo sulla puttanata che non si dovrebbe comprare, dati i tempi da recessione, ( non per tutti...) però mi sento di dissentire sul fatto che per una donna non sia un inconveniente scomodo stare in quella posizione per tanto tempo ( che a volte ci vuole tanto tempo) , magari se ci provate a fare la stessa cosa ne riparliamo eh?
    Cordialmente sempre :-)

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  2. Carissima Luce, lo so che è scomodo...mi pare di averlo scritto...ma è anche lì, il bello..
    ;)

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