venerdì 17 giugno 2011

Odio i tranci di baccalà

[Interno di una casa piccolo borghese o minimal chic. Un uomo è stravaccato sul divano e sta guardando la tv. D'improvviso, una donna si frappone fra lui e lo schermo]


- Ciao Andrè.
- Ciao pupa.
- Ascolta, dovrei dirti una cosa.
- Di' pure; tutto ciò che vuoi tesoro! ma scommetto che non sarà “una cosa”.
- In che senso?
- Nel senso che immagino tu voglia dirmi “più cose”; ho ragione?
- Sì, è vero.
- Vai, allora. Senza remore.
- Senza…?
- Remore, cioè senza paura. Rendimi partecipe di quello che la tua testolina ha deciso di espormi.
- Perché sei così scurrile quando parli?
- Ma non è vero, cazzo.
- Perché non cerchi di essere più profondo?
- Ok, da oggi in poi tirerò fuori la voce direttamente dal diaframma.
- Intendevo dire perché sei così superficiale?
- Perché è alla superficie delle cose che tutto avviene.
- Perché parli sempre di scemenze?
- Perché nessuno mi paga per essere impegnato.
- Perché non provi ad essere serio ogni tanto?
- C’ho provato una volta ed ero talmente concentrato ad essere serio che girai per tuto il paese con la patta aperta.
- Perché non stai più attento con i soldi? Sei uno scialacquatore.
- Vabbè, vorrà dire che mi accenderò le sigarette con i pezzi da 50 euro e non da 100.
- A proposito di sigarette, perché non cerchi di smettere di fumare?
- Perché non trovo nient'altro che mi uccida lentamente dandomi tanto piacere.
- Perché non cerchi di essere edificante?
- Scusa, rifammi la domanda. Mi stavo togliendo il cotone dall’ombelico.
- Voglio dire che dovresti provare ad essere un po’ più poetico.
- Ma per me tutto è poetico, anche un usignolo con la diarrea.
- Mi dispiace, ma devo dirti che sei insensibile.
- Solo perché l’altro giorno ho aiutato una vecchia ad attraversare la strada e l’ho lasciata in mezzo alla carreggiata?
- La delicatezza non sai nemmeno dove sta di casa.
- Certo che lo so, sta in via dai coglioni.
- Sei troppo brutale, troppo veemente.
- Son così: fecale e abbacinante.
- Vabbè, sei incorreggibile.
- Già, ma tu non ti arrendi e vuoi che cambi, vero?
- No, non voglio cambiarti. Vorrei solo che tu fossi diverso.
- Per te me la sentirei di provare a cambiare. Non ti prometto nulla, ma se sei tu a chiedermelo posso tentare di cambiare almeno qualcosina.
- Lo faresti? lo faresti per me??
- Certo.
- Dici davvero??
- No.

6 commenti:

  1. Cambiare per amore mi è sempre sembrata una colossate puttanata irrealizzabile tra l'altro, niente e nessuno può cambiare la tua vera natura.
    In questi casi, mi viene sempre in mente la famosa fiaba attribuita a Esopo: "La rana e lo scorpione".

    Tuttavia non riuscire a cambiare nemmeno "qualcosina" per il Re dei sentimenti, è davvero da stronzi/e.
    O quantomeno si giunge alla conclusione che non si tratti di amore.

    Ma guarda che il baccalà fritto in pastella è una delizia! :)

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  2. Mah, secondo me sono sbagliati insieme: a lei non ne va bene una di lui!
    Voler far diventare il baccalà un salmone è un impresa cretina e inutile ; una o ama il baccalà o no e amen
    Però sei straordinario in alcune risposte, sono veramente piene di filosofia cinica semplice e vera, parolacce e metafore improbabili comprese.

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  3. @ Orsa, sai che mi son detto? prova a dipingere uno stronzo con le parole. non so se sia riuscita l'opera, ma almeno c'ho provato. in effetti una persona, per amore, cambia senza esservi costretto, ma con piacere. tutto ciò che è fritto è una delizia. io da sempre sostengo il nobel a vita per l'inventore della frittura.

    @luce, chissà se son solo le donne a voler cambiare gli uomini o accade anche il contrario?
    grazie per la lettura, sei sempre puntuale nei commenti.

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  4. ma le donne non hanno bisogno di essere cambiate, sono perfette così come sono!

    Sento già odore di risata fragorosa :)

    (secondo me verrebbe buona pure la cacca delle pecore fritta!)

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  5. AHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

    La risata vale anche per il "donna complicata" di prima........

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  6. per la seconda risata...
    è troppo "complicato" commentarla in un blog.

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